La sindrome dell’ovaio policistico è una frequentissima condizione che colpisce donne di giovane età e che comporta squilibri nel ciclo mestruale oltre ad uno squilibrio metabolico.
E’ facile riscontrare in questi casi un aumento di peso, con depositi di grasso prevalentemente a livello addominale ma anche la manifestazione di acne o, per le donne incinta, è più probabile avere problemi di gestosi.
Il 60% delle donne che soffrono di questa condizione sono obese o in sovrappeso mentre il 70% soffre di insulino-resistenza, una condizione pre-diabetica che favorisce l’incremento del peso e della massa grassa.
L’importanza dell’alimentazione deriva da una dieta detta “a basso indice glicemico” e a “basso carico glicemico e insulinemico” che favorisce un miglioramento della funzionalità ovarica con cicli più frequentemente ovulatori. Inoltre in questo approccio si punta anche a migliorare la situazione metabolica e quindi perdere peso, se c’è la necessità di farlo, e ridurre fortemente la massa grassa.
L’alimentazione per la sindrome dell’ovaio policistico deve essere ricca di proteine nobili come quelle di uova, carne e pesce, deve essere caratterizzata da condimenti con olio extravergine d’oliva e ricca di omega 3.
Ma non è solo una questione di quantità… anche i processi di lavorazione degli alimenti scelti, il grado di raffinazione, la tipologia di zuccheri assunti ed il grado di maturazione della frutta incidono su un percorso di miglioramento ben riuscito.
Come tutte le condizioni che richiedono un miglioramento metabolico, la concomitante attività fisica studiata in base alle proprie esigenze favorisce un miglioramento più veloce, se adeguata all’alimentazione.